Guardarsi dentro

L’arte del guardarsi dentro. Di che cosa si tratta?

L’Arte, per essere Introspettiva deve essere, prima di tutto, arte del guardarsi dentro. Essere frutto di ricerca interiore e di introspezione.

Aurora Mazzoldi - Complicità (particolare) - Guardarsi dentro
Aurora Mazzoldi – Complicità (particolare) – acrilico su tela

Allora collabora con la Psicologia, dando forma ai giochi psicologici, ai conflitti, alle sub-personalità, alle maschere, alle emozioni che si agitano nella nostra psiche. Questa arte scaturisce direttamente dall’introspezione e descrive ciò che avviene dentro, invece di descrivere ciò che avviene fuori.

Tutto qui?

No, le cose vanno ben oltre. Se l’introspezione è la fonte dell’arte, la qualità dell’introspezione determina la qualità stessa dell’arte. E allora, prima ancora della creazione di un’opera, l’arte è “arte dell’introspezione”. Un arte cioè della ricerca interiore per scoprire la nostra psiche e sapere come siamo fatti. Solo così potremo descriverci attraverso questo tipo di arte.

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Introspezione e arte sono quindi le due parti di un unico processo di ricerca interiore. Quando questo processo diventa creativo, l’opera si realizza. Così lo spettatore (o l’ascoltatore) può finalmente apprezzarla e comprenderne il messaggio.

Ne siamo proprio sicuri? Non tanto. Forse è opportuno che qualcuno sveli quello che si muove dietro le quinte e ne interpreti i simboli. Entriamo così nel campo della psicologia, della psichiatria, della filosofia. Ci dedichiamo dunque a quel tipo di ricerca che studia l’animo umano (è il campo di interesse dei curiosi della psiche)

Contenuti di un sito di auto-osservazione

Che cosa deve esserci dunque in un sito di auto-osservazione?

Secondo noi ci deve essere una parte dedicata all’arte. Aurora Mazzoldi presenta (e commenta) qui le sue opere di Pittura Introspettiva.

Né possono mancare una parte dedicata alla Ricerca Interiore, che sta alla base di tutto il nostro discorso. A questa ricerca abbiamo dedicato anche delle pagine Facebook.  Vi è poi una pagina dell’Osservatorio Interiore che spiega gli schemi di reciprocità,  fondamentali per capire le interazioni (o giochi secondo la psicologia).

Presentiamo poi una parte di psicologia basata sull’Arte. La Psicologia Introspettiva studiava la psiche in modo più ampio ed era importante agli inizi del secolo scorso.  E’ poi stata ingiustamente ignorata. Antonella Giannini ne riprende il discorso.

Abbiamo anche previsto una sezione dedicata alle nostre iniziative per la crescita interiore (che cosa facciamo) nei campi dell’Arte, della Psicologia, della Ricerca Interiore.

Chi poi volesse leggere qualche pubblicazione di ricerca riguardante arte, psicologia e auto-osservazione, può andare alla sezione dell’Osservatorio Interiore dedicata alle pubblicazioni di ricerca interiore..

Vi è anche una sezione dedicata a Arte e Terapia

Aurora Mazzoldi
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    3 commenti su “Guardarsi dentro”

    1. Le tue opere mi sconcertano; primo la scelta dei titoli o temi in generale problematici o quantomeno che mettono in luce aspetti dell’esistenza riconducibili a “disvalori”! I colori in tal senso sono fortemente efficaci e danno per così dire carica al messaggio. L’altro punto sconcertante sono i volti e gli occhi dei personaggi rappresentati che hanno una forte ambivalenza; infantili quasi da cartoni animati eppure carichi di passionalità spesso negative.
      In definitiva emerge la doppiezza/molteplicità dell’Essere e su questa conclusione concordo, ma l’aspetto toccante è che questa conclusione tu la proponi attraverso l’insieme delle tue opere con un messaggio del tipo “attento!” perchè l’apparenza è spesso estetica e si presenta sotto forme suadenti, ma c’è il tranello …la realtà sottostante non è bella o esteticamwente accettabile ed è per giunta infida (e infatti i quadri presentano questa forte ambiguità ). Personalmente sono più ottimista sul genere umano

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    2. ..secondo te quindi, scrivere ( o meglio un’artista della penna) potrebbe o non potrebbe tradurre o rappresentare in un testo ciò che nella pittura è rappresentato dall’arte introspettiva?
      Il linguaggio, soprattutto nell’espressione scritta, è razionale (oltrechè caratterizzato da una varietà di forme, viste le migliaia di lingue presenti)!
      Certo se ne può fare un uso molteplice, astratto, in forma di parabola, di leggenda, enigmatico, ma può dar luogo a una forma introspettiva?
      O forse è proprio da questa impossibilità che deriva la difficoltà delle persone a capire se stesse!

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    3. Ciao Flamar,
      le persone hanno difficoltà a capire se stesse perchè non lo vogliono!
      E non lo vogliono perchè preferiscono continuare a credere che tutto quello che capita loro sia colpa di qualcun’altro! Fosse pure di Dio!
      Certo non ci sono state abituate per educazione e bla, bla..ma la motivazione vera è altra.
      Siccome tutto nel mondo esterno ci riporta a noi (“così dentro, così fuori” Trismegisto) come possiamo “difendercene”?
      Chiudendo alla comprensione, mettendo dei filtri alla realtà, barricandoci dietro ai pricipi e così via.
      L’immagine e il colore sono messaggi diretti per l’inconscio, anche lo scritto lo è, solo che ha bisogno di essere letto. Normalmente quando si legge non lo si fa mettendoci solo gli occhi, ma si resta aperti e attenti alle sensazioni che le parole scritte destano dentro di noi.
      Come per l’arte introspettiva e per qualunque altra cosa, il trovare il messaggio di nostro gradimento o meno dipenderà dal nostro interesse per quel tipo di “esperienza”,
      se essa rientra fra quelle che abbiamo deciso di fare.
      Uno scrittore può arrivare all’inconscio delle persone proprio come un artista o un oratore e avrà il pubblico che avrà potuto coinvolgere.

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