Il lavoro di Antonella Giannini

Antonella Giannini - conferenza stampa - Trento 2014 - foto presente nella pagina sul lavoro di Antonella Giannini
Antonella Giannini – conferenza stampa – Trento 2014

Dopo anni di pratica psicoterapeutica (scuola della Gestalt), mi sono resa conto che alla base della maggioranza dei malesseri più comuni, si annidava spesso una totale ignoranza su cosa sono le emozioni, a cosa servono e come dovrebbero essere gestite.

E così ho scelto di specializzarmi proprio in questo, ossia la conoscenza del nostro mondo emotivo e la gestione delle emozioni.

Lavorando sulle emozioni, ho raccolto risultati sorprendenti, in casi che, seguiti da tempo, sembravano giunti ad un punto morto. Visto che lavorare sulle emozioni dava grandi risultati nelle sedute individuali, ho pensato di provare a sperimentare questo percorso, anche in un contesto di gruppo terapeutico, e lì l’efficacia è considerevolmente aumentata, raggiungendo risultati ancora migliori.

Ho constatato che il lavoro di gruppo ha una marcia in più rispetto ai percorsi individuali.

In esso si genera un clima emotivo molto intenso, dove accade che ci si trovi ad osservare le proprie emozioni e sensazioni, e a vedere anche attraverso gli altri, alcune nostre parti e alcuni nostri funzionamenti.

Uno degli obiettivi dei miei gruppi è proprio quello di espandere una nuova concezione del proprio mondo emotivo.

Iniziando a vederlo cioè come un amico, come un aiuto e un sostegno, un po’ come una guida saggia, il cui ascolto potrebbe trasmetterci messaggi interessanti, ed intuitivi che potrebbero risolvere i nostri conflitti interni, e semplificare il nostro vivere quotidiano.

Cerco di portare i partecipanti a comprendere che le emozioni fanno parte del nostro essere e vanno accettate come tali, senza giudizi e filtri razionali.

Chiarisco poi le conseguenze disfunzionali che si generano nel cercare di soffocarle o negarle.

Tra le principali tecniche utilizzate nei miei gruppi (acquisite negli anni di specializzazione in diverse scuole e corsi di abilitazione), troviamo:

  • tecniche di role-playing
  • tecnica della sedia calda
  • mindfulness
  • esercizi di meditazione guidata
  • rilassamento muscolare e ascolto del proprio corpo come strumento di conoscenza emotiva
  • utilizzo della teoria dei giochi di potere dell’Analisi Transazionale
  • il libero dialogo interattivo
  • lo psico-dramma
  • il silenzio attivo per entrare in contatto,
  • le visualizzazioni
  • il dialogo Socratico
  • la tecnica interpretativa attraverso immagini o suoni
Patchwork di quadridi Arte Introspettiva di Aurora Mazzoldi
Patchwork di opere di arte introspettiva di Aurora Mazzoldi

e da circa dieci anni a questa parte, ho inserito anche degli strumenti di Ricerca Introspettiva, tra i quali le tele di Arte Introspettiva della pittrice Aurora Mazzoldi.

Utilizzo della Ricerca Introspettiva

La Ricerca Introspettiva (riferita ad una branca della psicologia esistita fino ai primi del ‘900 e definita appunto, Psicologia Introspettiva), è un tipo di ricerca volta ad esplorare e studiare modalità e strumenti innovativi per conoscere meglio sé stessi.

Ci si trova a lavorare su quelle sensazioni che, quasi senza accorgercene, accantoniamo perché non riusciamo a capirle e perché veniamo assorbiti dalle varie occupazioni che riempiono le nostre giornate.

Quell’ “accantonamento”, però, con il tempo, si può sedimentare, stratificare, fino magari a produrre malesseri più importanti e danneggiare in profondità l’armonia della nostra vita individuale e relazionale.

Quindi l’importanza della Ricerca Introspettiva, che attraverso l’osservazione e la comprensione, ci consente di agire in VIA PREVENTIVA, fornendoci gli strumenti necessari a trasformare i nostri percorsi di vita.

Nel gruppo introspettivo è possibile “fermarsi”, ridurre l’usuale frenesia, e guardarsi dentro, in un clima amichevole, empatico, accogliente e non giudicante.

Ne consegue che i gruppi di lavoro possiedono capacità curative che vanno ben oltre l’incontro individuale.

Anche il semplice ascolto degli altri (definito “ascolto attivo”), porta subconsciamente a far muovere dentro di noi “delle reazioni emotive” significative.

Gruppi di crescita personale

I gruppi introspettivi, sono un valido strumento per il cambiamento e la crescita personale, perché operano principalmente nell’area intrapsichica che, a cascata, porta delle trasformazioni anche a livello interpersonale, e consente l’acquisizione di nuove competenze e di nuovi strumenti in modo da imparare a conoscere e gestire in modo corretto il nostro mondo emotivo.

Questo per diventare reali protagonisti della propria vita interiore e non delegare ad altri il nostro benessere.