Il Rapporto di Coppia

Il Rapporto di Coppia

(Tempo di lettura: 8min 3sec)

D: La ricerca di un partner per il rapporto di coppia a cosa porta? Può voler dire  vivere meglio che da soli, o anche peggio. Da che cosa dipende? 

Il pensare divide, il sentire unisce (Ezra Pound)

Mazzoldi Rapporto di Coppia (particolare di un quadro acrilico)
Mazzoldi Rapporto di Coppia (particolare di un quadro acrilico)

L’innamoramento, l’amore, la convivenza e il matrimonio sono tutti sinonimi di uno stesso intento: creare e consolidare un legame (rapporto di coppia) con un’altra persona. Secondo alcuni psicologi la ricerca di un partner si basa sulle figure di accudimento primarie:  i genitori o gli educatori che ne svolgevano le veci. Ma concentriamoci ora sulla pulsione che  ci spinge alla ricerca di un partner per il rapporto di coppia. Perché proprio quel dato partner e non un altro?

Secondo alcune dottrine orientali si ha l’esigenza di bilanciare lo yin e lo yang del nostro mondo interiore. Altri contesti religiosi  danno più importanza alla giusta congiunzione per il concepimento della prole. Alcuni scienziati  ritengono che il rapporto di coppia sia prodotto da un impulso istintuale, definito attrazione fisica (alimentata dai ferormoni). Per altri ancora  è il destino che agisce.

La visione introspettiva

Dal mio punto di vista introspettivo,  il rapporto di coppia è l’incontro di due persone che tentano di dominare e risolvere i propri disagi interiori. Esse vedono l’altro come  una possibile soluzione, se non addirittura l’unica esistente. In quest’ultimo caso si scivola inevitabilmente ed irreversibilmente nell’affidamento. La scelta subconscia di questa trappola
invischiante porta poi alla sofferenza.

Un individuo,  “altro da noi” , può risolvere i nostri conflitti interni?  può colmare le  nostre carenze emotive? può curare le nostre ferite profonde, ancora dolenti?

Gli attribuiamo un grande potere, che difficilmente porterà poi a un reale successo. L’impresa stessa è, per definizione, di impossibile riuscita.

Il rapporto di coppia è una continua, altalenante interazione tra le complessità dei due partner. Esso talvolta consente e talvolta osteggia lo sviluppo o l’esistenza del rapporto stesso.

Ricerca di un partner e scelta del rapporto di coppia. Aspettative errate

Il primo errore di impostazione resta sempre quello di vedere la scelta del partner “giusto” come l’obiettivo della nostra vita. Esso risolverà tutti i nostri problemi. Sarà il genitore che non abbiamo avuto, il centro di tutto il nostro mondo. Darà la risposta sicura a tutti  i nostri dubbi esistenziali. In una parola, deve essere un grande, potente,  magico personaggio. Deve essere in grado di garantirci per sempre la felicità  e l’appagamento.  Se è venuto al mondo, è solo e unicamente per espletare tale incarico.

Vi sembra buffo tutto ciò?  Forse sorriderete leggendolo. Vi garantisco però che, in minima o in massima parte, alcune di queste aspettative hanno sfiorato un po’  tutti noi.  Chi ne ha avute di più, chi di meno, ma ci riguardano tutti.

Giochi di potere nella coppia

Questo perché alla base della nostra vita c’è sempre e costantemente il tentativo di rimanere degli eterni bambini. Ci rifiutano di crescere e maturare.  Restiamo dei “Bebè”, come li definisco io, che farciscono quotidianamente la propria agenda di DIRITTI. Poi puntano i piedi e utilizzano i giochi di potere per manipolare gli altri. Clicca qui. Troverai un esempio di giochi di potere che causano problemi (e non solo alla coppia).

Non voglio apparire cinica o pessimista. Cerco piuttosto di perseguire  la REALTA’.

Vi invito fin da ora a leggere quanto scrivo in modo diverso. Provate per un attimo a metter da parte la morale e il vostro giudice interiore. Il vostro obiettivo non è ora quello di giudicare o di condannare, ma di COMPRENDERE.  Se volete arrivare a questo dovete essere come degli scienziati e avere un atteggiamento obiettivo, curioso e fortemente motivato.

Perché la comprensione può “guarire” in modo molto più efficace di qualsiasi altro rimedio.

Antonella Giannini

 

Se sei interessato all’argomento del rapporto di coppia, forse ti interessa sapere di più sui problemi della  Scelta del rapporto.

Antonella Giannini
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    6 commenti su “Il Rapporto di Coppia”

    1. D: Vita sentimentale e disastri

      La mia vita sentimentale è sempre stata un disastro…. perchè?

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      • R: Vita sentimentale e disastri

        ciao Federica, le nostre interazioni sentimentali seguono la logica dei giochi di potere (vedi http://arteintrospettiva.com/schemi-reciprocita).

        Molte volte pur essendo apparentemente mossi da una ricerca di serenità e armonia, scivoliamo nei giochi di potere.
        Siamo mossi dalle paure e dal bisogno di controllo.
        Spesso l’ambito sentimentale si nutre di meccanicità, per cui accade che pur cambiando partner le dinamiche che si costituiscono ed auto alimentano sono sempre le stesse.Interrompere la meccanicità significa uscire dalle identificazioni e muoversi lungo quel continuum che ci porta dal POTERE ..all’ AMORE..
        Uno spostamento che dal mio punto di vista rappresenta il senso della nostra stessa esistenza.
        Che va coltivato e sviluppato nel corso dell’intera vita, accogliendo con tenerezza e comprensione ogni singolo passo falso o ogni singola retrocessione.
        Ponendo in cima alla lista una componente fondamentale che è l’ESPERIENZA , scevra da giudizi o condanne, ma unica vera maestra di vita ..
        un caro saluto
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    2. D: Rapporto di coppia. Amore e pulsione.

      Amare è comprendere. La fiamma dell’innamoramento è destinata a spegnersi, prima o poi si spegnerà’.. potrà’ pure riaccendersi in altri momenti ma non sarà un fuoco perpetuo. Alla botta iniziale, alla bruciatura dell’innamoramento, poi segue un gioco di equilibri, una ricerca di complementarietà, una simbiotica convivenza nelle differenze… questo e’ il nettare, il fulcro, il centro ed il nucleo dell’Amore. Se ci pensiamo non è bello viversi solo nell’impatto iniziale di fuoco ma è migliore godersi e nutrirsi del succo, della bevanda, del nettare appunto che tra amanti si genera, si crea e si produce. La parte più completa dell’Amore sta nel centro, sta negli equilibri cercati e creati, custoditi e compenetrati, cresciuti e condivisi.

      Credo che oltre all’Amore sia importante dare sfogo e vita alla pulsione, alla passione ed alla ricerca fisica dell’altro… e se questa viene a spegnersi col tempo non vedo perché non rafforzarla e non alimentarla con giochi più o meno seducenti, sessuali e carnali coinvolgendo tutti i sensi e le ragioni del corpo e dell’anima, utilizzando anche altri individui e/o oggetti come giocattoli sessuali del proprio regno d’Amore… Non credo nell’Amore romanzato, nell’Amore del principe azzurro e della principessa illibata ma mi riconosco di più nell’amore insaziabile che ricerca nell’altro il cibo per esistere e se l’altro diventerà sciapo perché’ non aiutarlo e stuzzicarlo con del cibo proveniente da un’altra tavola, da un altro corpo.
      Credo che l’uomo sia una composizione schizofrenica ed irregolare di psiche e carne dove entrambe vogliono essere saziate ed istintualmente possiamo e/o dobbiamo ascoltarle ed assecondarle nelle loro richieste più profonde ed ancestrali senza dar conto alla tormentata morale troppo poco attenta alla necessita’ umana.

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      • R: Rapporto di coppia. Amore e pulsione

        Anche dal mio punto di vista la comprensione è una delle componenti dell’Amore.
        Amore dato dall’unione tra corpo, emozioni e mente.
        Tutto quello che ci porta ad un maggior livello di unione-integrazione interna, ci avvicina sempre più all’Amore.
        Penso che la coppia vada sempre costruita.
        Quello che noi chiamiamo innamoramento è un iniziale gioco di potere, basato sulla seduzione e sull’utilizzo della sessualità per “agganciare” l’altro facendo leva sulle pulsioni istintuali.
        Questa è solo la prefazione, la vera avventura esperienziale ed esplorativa dell’altro porta e comporta un lavoro su sé stessi, profondo, autentico e talvolta molto duro.
        La difficoltà è data dal tentativo di “smantellare” la nostra personalità, pezzo per pezzo, cercando di comprendere e di accogliere con benevolenza e non giudizio, ogni singolo “pezzetto di noi”.

        Ritornando al tuo scritto, per quanto riguarda l’utilizzo di individui e/o oggetti come giocattoli sessuali, penso che il possibile rischio che si corre è di ridurre il Contatto Profondo.
        Quando nell’altro vedo uno strumento di piacere, posso entrare in una sorta di meccanicità corporea che mi tiene molto lontano dal sentire, ossia dal Contatto Vero con l’altro.
        E’ proprio quando si esce dalla visione meramente corporea dell’altro che si entra in un flusso di Energia Profonda, data dal Sentire l’altro come parte di Sé.
        Teniamo anche conto che l’argomento della sessualità è uno dei più complessi in assoluto perché va a toccare delle energie non terrene e non corporee, a cui siamo poco abituati.
        Ma come dico sempre, avanti tutta con la sperimentazione e con l’esplorazione dei nostri territori interiori, la vita è questo per me.
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    3. D: Un flusso di amore

      Invidio i due vecchietti che mano nella mano passeggiano parlottando,lui problemi di prostata lei con l’osteoporosi, però in quella forte stretta di mano passa un potente flusso terapeutico benefico che cancella le tossine quelle che accorciano la vita di
      entrambi Quando dopo moltissimi anni si allenta la stretta e cessa il flusso nel giro
      di pochi giorni si riattiva questa stretta in paradiso. Tutti noi sappiamo che questa
      è una verità dimostrata da famosi dottori. Perché oggi questo flusso, questa stretta
      di mano e questo amore è diventata una promessa a tempo determinato?

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      • R: Un flusso di amore

        L’immagine di una coppia che si tiene per mano lungo il percorso di vita è senz’altro dolce e ammorbidisce la nostra paura della solitudine. Quello che però vorrei individuare è il tipo di energia che fluisce tra quelle due mani. Tu parli di flusso terapeutico, io penso che quella sia una possibilità molto rara e di difficile raggiungimento. Quello che ho incontrato nella mia professione in merito ai rapporti di coppia è invece un flusso di potere, tutt’altro che terapeutico.

        Quando si riesce a lasciar andare il potere si entra nel vero Sentire, allora e solo allora si percepiscono sensazioni di Unione e di Completamento con l’altro. Penso che un tale livello di armonia di coppia lo si possa raggiungere, dopo che ognuno dei membri della coppia ha intrapreso un percorso di ricerca interiore per sciogliere i propri conflitti interni. L’armonia giunge come un premio per l’impegno profuso nel cercare di smantellare i nostri schemi mentali in nome della nostra Essenza Profonda.
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